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ALTO CILENTO
Tra gli abitati di Ottati e Sant’Angelo a Fasanella, si costeggia sulla destra la spettacolare risorgenza carsica dell’Auso che raccoglie e drena le acque sotterranee provenienti dall’intero settore centrale del massiccio montuoso. Imboccando una stradina all’altezza di Sant’Angelo a Fasanella, scavalcando un caratteristico ponte in pietra a schiena d’asino si arriva nei pressi del Vecchio Mulino, alimentato dalle stesse acque dell’Auso, che più in alto fornivano l’energia per mettere in rotazione la turbina della vecchia centrale idroelettrica. Entrambi tipici esempi di archeologia industriale. Nel comune di Sant’Angelo a Fasanella si trovano due monumenti molto particolari e poco conosciuti.
L’antichissima scultura dell’Antece. Si tratta di una scultura rupestre, del IV secolo a.C., localizzata nel cuore degli Alburni, in località Costa Palomba, raffigurante un antico guerriero detto “Antece”, che significa antico o immobile. Chiesa rupestre nella Grotta dell’Angelo o Grotta di San Michele Arcangelo. Presso questa grotta, che sorge subito sotto l’abitato, nell’XI secolo si è insediata una comunità religiosa appartenente all’ordine dei Benedettini. Fuori dalla cavità sorgono tutt’ora i ruderi di un piccolissimo convento, mentre nella grotta si sono conservate una cappella, sculture e affreschi trecenteschi, la statua in marmo di San Michele Arcangelo ed un pozzo. Felitto custodisce gelosamente uno dei paesaggi più incantevoli che si possono ammirare in Campania: si tratta dell’area protetta delle “Gole del Calore”.
Incastonate in una profonda vallata a picco sul fiume le Gole del Calore costituiscono un paesaggio ancora integro nella sua selvaggia bellezza. In questi 120 ettari di terreno protetto, dal ponte mediavale situato a valle di Felitto fino ai confini con il territorio di Magliano, regna un silenzio irreale ove emergono sensazioni ormai dimenticate. Il sentiero delle Gole del Calore è un anello di 8,8 km che dall’Oasi di Remolino, a Felitto, costeggia per 5,5 km il fiume fino al ponte medievale, e da qui un sentiero più interno fino al punto di partenza. Percorribile a piedi e in canoa. Buonissimo e dalla storia secolare, il Fusillo di Felittoè il vanto della tradizione gastronomica della suggestiva località.
Si tratta di un formato di pasta lungo e cavo che viene ottenuto ancora oggi con tecniche completamente manuali tramandate nel corso dei secoli, e condito con il tipico Ragù di Castrato. I Fusilli di Felitto sono diversi da quelli preparati in altre località ed è per questo che sono stati inseriti, con una denominazione dedicata, nell’elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) della regione Campania